La qualificazione tributaria delle attività degli “Enti di Terzo Settore” tra incertezze interpretative e ripensamenti legislativi

Di Giuseppe Rivetti -
  1. La corretta coesistenza tra attività istituzionali e attività commerciali rappresenta uno dei punti centrali dell’intera riforma degli enti di Terzo settore (ETS). Nell’ambito della precedente normativa il rapporto proporzionale tra le attività svolte con modalità commerciali e le attività complessivamente svolte dagli enti in esame non era stato definito in modo chiaro e oggettivo. Al riguardo erano state effettuate scelte applicative, in assenza di criteri o altre indicazioni normative, atte a specificare la reale natura delle corrispondenti attività (Cons. di Stato, 28 gennaio 2016, n. 292). Su tali incertezze poggia buona parte del fallimento delle pregresse impostazioni . . .