Ingiustificato arricchimento, sentenza di condanna e momento impositivo

Di Guglielmo Fransoni -
(Cassazione civile, Sez. V, sentenza del 24 marzo 2016, n. 5840) La Cassazione ha risolto in modo certamente ragionevole un caso che, con un più meditato uso dei poteri di accertamento, non avrebbe avuto neppure ragione di porsi. L’Agenzia, infatti, aveva elaborato un’assai improbabile contestazione nei confronti di un’impresa di costruzioni fondata sui seguenti passaggi logici: (a) una determinata somma, oggetto di controversia fra l’impresa e la committente (nel caso di specie: la P.A.) doveva qualificarsi come risarcimento del danno; (b) pertanto doveva concorrere alla formazione del reddito nel periodo d’imposta in cui era stata determinata giudizialmente; (c) conseguentemente. . .