Societas delinquere non potest sed semper puniri debet: “assolto” il consulente dal «concorso nell’illecito tributario»

Redazione
Cass., sez. V-trib., sentenza 11 marzo 2016, n. 4775 Con la recente sentenza 11 marzo 2016, n. 4775, la Cassazione metaforicamente ”assolve” un consulente fiscale “reo” di aver ideato un ingegnoso disegno fraudolento e di aver concorso a realizzare, ai sensi dell’art. 9, D.Lgs. n. 472/1997, un illecito sociale, perché in linea di principio l’articolo 7 del D.L. n. 269/2003 (conv. nella l. n. 326/ 2003) «pone in via esclusiva a carico della società le sanzioni relative al rapporto fiscale», sempre e comunque. Dunque, societas delinquere non potest sed semper puniri debet. Questa è la paradossale ed estrema sintesi di una decisione motivata in termini ermetici e forse anche am. . .