Mancata sottoscrizione digitale tra esigenze processuali e vincoli tecnici

Di Piera Santin -
Il contributo analizza le circostanze che hanno portato la V sezione a rimettere alle Sezioni Unite la decisione circa l’ammissibilità di un giudizio introdotto da un ricorso privo di firma digitale. Ci si sofferma in particolare sulle ragioni sistematiche poste a fondamento della potenziale pronuncia di improcedibilità, alla luce delle peculiarità tecniche del processo telematico, della natura originariamente digitale degli atti e della contestuale necessità di tutelare i diritti fondamentali del giusto processo e dell’accesso alla giustizia. Da ultimo si analizzano i potenziali effetti sui giudizi di merito di una scelta interpretativa liberale, anche nella prospettiva del superame. . .