IL PUNTO SU… Il nuovo obbligo di motivazione degli atti tributari ovvero dell’impatto delle modifiche di testo e contesto
Di Salvatore Muleo
-
A. Le modifiche apportate allo Statuto dei diritti del contribuente con il D.Lgs. n. 219/2023 consegnano un istituto della motivazione degli atti dell’Amministrazione finanziaria che potrebbe risultare ridisegnato ben al di là delle apparenze.
Il testo dell’art. 7 dello Statuto denota anzitutto un distacco dal riferimento all’art. 3 L. n. 241/1990 sulla motivazione degli atti amministrativi. Riferimento che, come noto, aveva comportato non pochi interrogativi a causa dell’ambiguo richiamo, da un lato, alla regola amministrativa, ma, dall’altro, a solo due dei suoi elementi significativi (i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche) omettendo il terzo (le risultanze dell’istruttoria). Ne era emerso un quadro monco, che permetteva all’Amministrazione finanziaria di non rappresentare esattamente cosa avesse raccolto nell’istruttoria e concentrava sull’atto tributario la focalizzazione della giustificazione della pretesa portata dall’atto stesso.
E’ ben vero che il precedente testo dell’art. 7 dello Statuto aveva denotato un considerevole salto in avanti dell’istituto della motivazione, estendendo a tutti gli atti e precisando dettami che erano stati affermati con la riforma degli anni Settanta del secolo scorso per le imposte sui redditi e per l’IVA.
Ma le prescrizioni della novella del 2023 sono ben più forti.
B. Il riferimento ai “presupposti di fatto” della versione antecedente è divenuto richiamo ai “presupposti” tout court.
Accanto a ciò, è stato opportunamente introdotto l’obbligo di indicare in motivazione i mezzi di prova che fondano la legittimità della pretesa, estendendo così a tutti gli atti la regola già prevista per le sanzioni e per l’IVA.
Modifiche, quindi, di tutto rilievo, si può dire, in relazione alle quali la necessità di esplicitare i mezzi di prova appare in un primo esame la novità più vistosa.
Eppure, potrebbe non esser così.
In realtà, è proprio l’abbandono della regola stabilita nella legge sul procedimento amministrativo a denotare una delle novità di maggior rilievo.
È vero, oramai da un punto di vista storico, che la motivazione dell’atto amministrativo nella legge sul procedimento amministrativo rimane l’archetipo della giustificazione degli atti amministrativi, ma l’istituto della motivazione dell’atto tributario rinviene ora una sua spiccata specialità, allontanandosi dagli stilemi amministrativi (e, in effetti, nemmeno si tratta solo di questione di stile, bensì, come si vedrà subito, di contenuto). Peraltro, ciò avviene curiosamente proprio mentre nel processo tributario il D.Lgs. n. 220/2023 ha introdotto e talora persino trapiantato soluzioni tipiche del processo amministrativo (trapianto che è talora estremamente infelice, come ad esempio avviene per il rito compatto, ma ciò è altro discorso).
Ancora, l’altro elemento modificato – l’ablazione della specificazione “di fatto” riferita ai presupposti – legittima già sotto un profilo letterale un’interpretazione differente da quanto accadeva in passato.
Ma è anche significativo quanto è stato introdotto per altro verso nello Statuto.
C. Le stesse regole dell’azione dell’Amministrazione finanziaria sono state profondamente ridisegnate nella riconfigurazione dello Statuto.
Nello stesso art. 7 è stato introdotto un comma 1-bis, che, pur con evidente metonimia (sono le indicazioni sui fatti a poter esser modificate e non i fatti storici), allo scopo di impedire la motivazione “postuma” ha specificato, seppur con norma non chiarissima, che una volta che un atto sia emesso, l’Amministrazione finanziaria medesima non può più procedere alla modifica della sua giustificazione se non attraverso l’adozione di un nuovo atto, al ricorrere dei presupposti ed in assenza di decadenze.
Deve intendersi superato, quindi, l’orientamento giurisprudenziale che, anche a causa della natura vincolata dell’atto, ammetteva la motivazione “postuma” a (ben discutibile) condizione che non fosse stato leso il diritto di difesa o che i fondamenti dell’atto poi impugnato fossero già percepibili nella fase endoprocedimentale (cfr. Cass., 18 ottobre 2021, n. 28560). E devono anche intendersi cessati gli echi circa l’applicazione dell’art. 21-octies L. n. 241/1990 nella disciplina tributaria, che tale lettura avevano anche legittimato; anche perché la nuova disciplina dell’invalidità degli atti, prevista negli artt. 7-bis – 7-quinquies dello Statuto, esclude che possa ancora ipotizzarsi l’applicabilità del ricordato art. 21-octies.
Ancora, con l’art. 7-quinquies è stata fissata positivamente la regola (che solo alcuni, invero un po’ acrobaticamente ed osteggiati dalla giurisprudenza prevalente, derivavano dal simmetrico richiamo effettuato dagli artt. 70 D.P.R. n. 600/1973 e 75 D.P.R. n. 633/1972 al codice di procedura penale, e quindi all’art. 191 c.p.p.) secondo cui le acquisizioni probatorie effettuate in violazione di legge danno luogo ad inutilizzabilità dei relativi elementi di prova.
Inoltre, con l’art. 10-ter è stato indicato che l’azione amministrativa deve esser conforme al principio di proporzionalità, in specie per ciò che concerne la necessità della misura adottata, la non eccedenza rispetto ai fini (la Ubermassverbot cara ai giuristi tedeschi) e la non limitazione dei diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario al raggiungimento dell’obiettivo dell’Amministrazione finanziaria.
Con questi tre tratti sono state riconfigurate proprio le modalità dell’agire dell’Amministrazione finanziaria, secondo modalità da rielaborare completamente.
Si può forse affermare che – se nel 2005 la legge fondamentale dell’ordinamento amministrativo ha cambiato pelle, diventando da legge sull’agire a legge sull’atto amministrativo – nel 2023 la legge fondamentale dell’ordinamento tributario ha aggiunto le due pelli dell’agire e dell’atto tributario.
D. Il contenuto della motivazione dell’atto allora risulta anzitutto allargato anche dalla necessità di indicare i mezzi di prova.
Ma la domanda vera è se l’eliminazione della locuzione “di fatto” abbia impatto sul significato degli elementi da rappresentare e cioè se la nozione di “presupposti” sia più ampia di quella di “presupposti di fatto”. E quale sia il suo spettro.
Già l’interpretazione letterale conduce a ritenere che l’eliminazione della specificazione comporti il riferimento ad una nozione meno ristretta, di certo non coincidente con i “presupposti di fatto”.
Altrettanto certamente deve esser esattamente considerato l’uso del plurale “presupposti” e non del singolare. Tanto meno la nozione adoperata può esser ritenuta coincidente con quella di “presupposto d’imposta”, ad esempio indicata nell’art. 10-quater, comma 1, lett. e), introdotto con lo stesso decreto attuativo.
Il termine “presupposti” non può che includere, ad esempio, i presupposti di fondatezza dell’atto ma anche di legittimità dell’azione amministrativa. E quindi la sussistenza dei requisiti di regolarità dell’attività amministrativa propedeutica all’emissione dell’atto.
A confortare tale lettura può valere anche l’intervenuta variazione del contesto normativo, vale a dire l’introduzione delle regole su richiamate sull’agire amministrativo inserite nello Statuto. Contesto che influisce sull’interpretazione sistematica del testo, confermando quanto emerso con l’interpretazione letterale.
La motivazione dell’atto diventa la sede in cui poter riscontrare la narrazione di ciò che è stato effettuato (e, per tale via, la giustificazione della regolarità dell’azione amministrativa), ovviamente a meno che le modalità di svolgimento dell’istruttoria amministrativa non siano previamente redatte in processi verbali portati a conoscenza del contribuente.
L’interpretazione dei “presupposti” in senso più ampio è coerente, quindi, con il riconoscimento all’istituto della motivazione della funzione di controllo non solo della legittimità formale dell’atto, ma anche della sua rispondenza ai canoni di legittimità per il corretto esercizio dei poteri durante l’istruttoria.
La motivazione diventa veramente, in tal modo, lo strumento di giustificazione del potere globalmente adoperato, non solo mediante l’emissione dell’atto, ma anche con l’esercizio dei poteri istruttori.
E. In altri termini, si può affermare che funzione primaria della motivazione è la giustificazione della fondatezza dell’atto e funzione ulteriore, ma solo in ordine di esposizione, è quella di garanzia, ricollegata al diritto di difesa tutelato dall’art. 24 Cost. e dall’art. 47 della Carta di Nizza-Strasburgo, di autocontrollo dell’azione amministrativa (e persino di informazione nei confronti della collettività, che delle modalità di esercizio dell’azione sarà avvisata leggendo le sentenze).
La valutazione della correttezza dell’operato dell’Amministrazione finanziaria non si ferma alla corrispondenza al modello adottato, ma involge anche, in misura ben più pregnante di quanto avveniva in passato, le modalità di esercizio dell’azione.
Ed è strumento di garanzia – con modalità più spiccate rispetto a quanto avviene negli ordinari procedimenti amministrativi, nei quali la giustificazione di non arbitrarietà e di adeguatezza della decisione è quasi rivolta più alla collettività che non al destinatario dell’atto – che si svincola dal provvedimento finale (l’atto impositivo) per fungere da momento di controllo del regolare esercizio del pur limitato spettro di discrezionalità riscontrabile nel procedimento tributario (i.e., la scelta dei poteri istruttori da adoperare e la loro concreta attuazione) e del rispetto delle prescrizioni di legge. L’obbligo di motivazione, così declinato, è espressione di garanzia da intendersi sia in senso formale che sostanziale.
Essendo assegnato al giudice, se richiesto, il potere-dovere di controllo circa come siano stati ottenuti gli elementi di prova posti a fondamento dell’atto, egli potrà esercitare il sindacato fissato dall’ordinamento solo attraverso una idonea motivazione, che risponda ai requisiti sopra accennati.
Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.