“Inesistenza” e “non spettanza” dei crediti d’imposta: i nodi irrisolti dietro alla pronuncia delle Sezioni Unite.

Di Marco Fasola -
Le sezioni unite si sono pronunciate sulla distinzione tra l’utilizzo di crediti d’imposta “inesistenti” e “non spettanti”, da cui discendono rilevanti effetti sia quanto all’individuazione del termine della relativa azione di recupero, sia quanto al trattamento sanzionatorio dell’illecito. La soluzione interpretativa fatta propria dalla Corte, che si fonda sull’elaborazione di una nozione di inesistenza “fenomenica” dei presupposti del credito, non fornisce, a ben vedere, un criterio univoco per qualificare le fattispecie concrete, e rischia oltretutto di condurre a esiti applicativi di incerta razionalità, specialmente sul piano sanzionatorio. Queste incongruenze non. . .